L'ultimo Petalo di Speranza

by Laura

Capitolo 2

"Hey sorellina, hai mica idea di dove si trovi la Capsule Corporation?" urlò Juunana mentre volava alla massima velocità assieme a sua sorella Juuhachi. "Ho sentito dire che si trova nella città dell'ovest, ma non posso dirti dove sia l'ovest" rispose calmamente Juuhachi, volandogli più vicino. ' dannazione, se soltanto sapessi dov'è finito Juuroku, lui lo saprebbe di sicuro ' eh, già, i due cyborg non erano a conoscenza della terribile fine del loro amico 16, che aveva dato la propria vita per permettere all'umanità qualche speranza di sopravvivenza, chiedendo in cambio solo la certezza che la natura rimanesse intatta, si sacrificò davanti agli occhi del piccolo Gohan, che pieno di rabbia per la morte dell'amico, riuscì a raggiungere il livello si SSJ 2.

Ma questa è un'altra storia, triste, ma pur sempre una storia ormai finita e che mai più ricomincerà. Juunana andò in picchiata, si fermò solo dopo aver adocchiato un giovane, era su uno skateboard e aveva l'aria di divertirsi una mondo. "hey ragazzo, sai dirci dove si trova la città dell'ovest?" chiese, posandosi a terra, il bel cyborg Il ragazzo non sapeva che rispondere, riusciva solo a balbettare "è-è, a-ad o-ov-est" rispose timidamente cercando di scappare "ma lo sai che sei proprio intelligente? Comunque ci saremmo arrivati anche io e mia sorella a questa conclusione, bando alle ciance, dov'è l'ovest?" Juunana cominciava a perdere la pazienza, si vedeva dal modo in cui incrociava le braccia "di la" il ragazzo puntò col dito la parte opposta dalla quale i robot stavano venendo "ci metterete circa cinque ore in macch---" non riuscì nemmeno a finire la frase che Juunana e Juuhachi erano già scomparsi nel cielo.

Kuririn era ormai all'entrata dell'enorme edificio chiamato Capsule Corporation, ma ci mise un po' prima di decidersi a entrare. Era una di quelle volte in cui non sai nemmeno a cosa pensare, e allora preferisci far ordine nella tua testa prima di agire. Non riuscì a capire il perché di questa sua sensazione, ma andò avanti comunque, era già in ritardo, non voleva fare più brutta figura di così. Suonò il campanello. Buruma aprì la porta, e un ondata di musica ad altissimo volume investì con tutta la sua potenza il povero Kuririn. "Ni-hao Kur! Entra, accomodati!" urlò La donna dai capelli azzurri "Ciao! Dov'è il bimbo?" la musica si era improvvisamente abbassata 'ho come l'impressione di aver fermato i festeggiamenti' pensò Kuririn "Finalmente un po' di pace! Trunks sta giocando con Gohan, Chichi sta discutendo con Bejita sull'effettivo valore della guerra, o almeno ci sta provando, ." Buruma si fermò per qualche secondo "Trunks dovrebbe essere di sopra, mia madre lo sta cambiando" "Ok, ok, se vuoi sfogarti sono qui, ma faremmo meglio ad uscire" "oh" Buruma arrossì di colpo, non si era resa conto della percettività dell'amico, come non si era resa conto di cosa stesse parlando. La festa andò avanti, anche abbastanza bene, c'era da mangiare, Trunks ebbe la sua torta con la candelina, anche se era troppo piccolo per soffiare, Kuririn discusse con Gohan, Tenshinhan trovò Yamcha che si approfittava del calmo stato di Lunch e la fece starnutire, facendola trasformare nella biondissima Kushami.

Erano guai per il povero guerriero……… Bejita, finita la discussione con Chichi, non partecipò troppo ai festeggiamenti, ma fu obbligato dalla sua consorte ad aiutare Trunks a spegnere la candela, cosa di cui si vergognerà per sempre ("guarda che se non lo fai ti disattivo la camera gravitazionale, non ti do più da mangiare per due mesi, e niente sesso per un anno!" questa fu la frase che convinse il guerriero Saiyan) Ad un certo punto si sentì suonare alla porta. Tutti si fermarono, erano le due di notte, tutti gli invitati erano arrivati, chi poteva mai essere? Buruma andò ad aprire, e si trovo davanti ad un bel ragazzo con i capelli neri e lunghi fino alle spalle e ad una stupenda ragazza dai capelli d'oro e gli occhi color cielo. "Juunana----Juuhaci, oh mio Kami!" Buruma era spaventatissima, ma arrivò Kuririn dietro di lei.

"Entrate, vi prego" disse il ragazzo con aria formale. Juuhachi-gou notò immediatamente il suo cambio di look, e lo guardò con aria davvero strana, interessata, quasi. Kuririn arrossì come mai aveva fatto. La donna più bella che avesse mai conosciuto lo stava guardando con aria interessata, non se l'aspettava, ma cercò di nascondere il suo stupore nonostante tutto. "A cosa dobbiamo questa visita?" chiese il signor Brief "BASTA CIANCIARE! Sono i cyborg! Adesso vi faccio vedere io, soprattutto a te biondina, ti insegno io a rompere le braccia con vera classe!" Bejita era fuori di se dall'ira, si stava quasi divertendo alla festa, finchè arrivarono i due. "Calma, calma, non ti azzarderai mica a toccare la mia sorellina?

Comunque siamo qui per parlare con Buruma, non con te, quindi fatti da parte" Nella sala erano tutti stupiti e in silenzio, a parte Trunks che giocherellava con la chiusura lampo della giacchetta di Yamcha, troppo impegnato a seguire la situazione per preoccuparsi del bambino. Buruma ritrovò il suo solito sangue freddo e si fece avanti "In cosa posso esservi utile?" chiese con fermezza "oh mio Kami" Chichi fece per svenire, ma Piccolo la prese in braccio e Tenshinhan la incoraggiò "su, Chichi, sei all'ottavo mese, pensa al bambino…" "Comunque" continuò il diciasettesimo cyborg, ritrovata la calma dopo la scena di svenimento della consorte di Goku "Siamo qui per proporre un'affare alla Capsule Corporation, ovvero, abbiamo una cosetta che vi farebbe comodo" Juunana tirò fuori dalla tasca destra una caspula. "Qui dentro si trova un frigorifero proveniente da un futuro di sedici anni a partire da adesso, vorremmo vendervelo" "ma, non sarà il frigo di Mirai Trunks?" Chiese Kuririn "Si, esattamente, abbiamo bisogno di soldi e una nuova casa, i propietari di quella che abbiamo adesso hanno più volte chiamato la polizia per riaverla e a noi da fastidio" intervenne Juuhachi con la sua voce angelica.

Si era seduta su una poltrona e si stava auto-offrendo un drink. Kuririn non sentiva quella voce celestiale da quasi un anno, gli sembrava troppo bello "Beh, posso darvi ciò che volete per il frigo, ma penso che ci sia un sistema migliore per trovarvi un abitazione" cercò di trattare Buruma "Potreste andare a vivere alla Kame House, in fondo è una delle migliori postazioni al mondo, mare, sabbia, comodità, e poi scommetto che Kuririn sarebbe felice di ospitarvi" disse Buruma, facendo nascostamente un occhiolino all'amico, che stava arrossendo tantissimo al solo pensiero. "Non credo che al nanerottolo farebbe piacere averci per casa, è diventato tutto rosso" Commentò Juunana "Non pensarci nemmeno! Kuririn fa sempre così" urlò dal fondo della sala Gohan "La questione non è quel nanetto, ma sono io!Non voglio vivere in una casa con un vecchietto e un maiale parlante pervertiti! Voglio avere la mia stanza, le mie cose, il mio spazio, la mia sicurezza!" Urlò Juuhachi al fratello, che guardò perplesso il monaco. "M-ma certo!" Kuririn si mise una mano dietro la testa, come faceva di solito Goku "Avrai ciò che vuoi, dovremmo avere due stanze in più!" "uhm, va bene, per quanto riguarda la capsula, allora, tenetevela, non ci servono più soldi, a quanto pare" Informò Juunana. "Juunana, non vorrai farmi questo? No, ma come puoi…" Juuhachi stava implorando il fratello "su, smettila sorellina, a me è sempre piaciuta quella postazione, e poi sai benissimo che se qualcuno ti da fastidio hai il permesso di ammazzarlo" le rispose 17, alzandosi dalla comoda sedia sulla quale si era seduto entrando nell'edificio. "Ma-ma…." "Niente 'ma', si fa così" Appena i cyborg furono partiti a prendere le loro cose per poi andare alla Kame House Yamcha si avvicinò a Kuririn, che si era seduto sopra un divano, troppo preso dai suoi pensieri per parlare con qualcuno ('lei, Juuhachi, a casa mia….') "hey, ma voi non avete due stanze in più"

Yamcha interruppe i pensieri di Kuririn "Beh, lascerò la mia stanza a uno dei due, io dormirò sul divano, in fondo ci entro, a volte essere un nanerottolo è vantaggioso. "mah….."

>> Capitolo 3

 

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