L'ultimo Petalo di Speranza

by Laura

Capitolo 3

La festa andò avanti senza troppo pensare ai due gemelli che da poco l'avevano lasciata, e si cominciò a bere.

Yamcha era ormai ubriaco fradicio, cosa che decise Tenshinhan a tirargli un Kikoho, incazzato per il comportamento dell'amico nei confronti di Lunch. Il problema era che Kushami teneva alla larga Yamcha, ma rendeva la festa un problema per tutti! C'erano state varie sparatorie, ma la cosa peggiore di tutte furono gli strilli di Trunks che le sentiva, cosa che fece imbestialire Buruma, che fece saltare i nervi a Bejita, che imbarazzava tantissimo Tenshinhan, che divertiva tantissimo Gohan, che facevano sospirare Chichi che sapeva bene cosa si doveva aspettare dal proprio secondo figlio: gli stessi strilli di Trunks.

Insomma tutti avevano qualcosa da dire, a parte Piccolo, in fondo lui è sempre rimasto impassibile, e Kuririn. Già, Kuririn, era sempre stato allegro e con un sorriso a trentadue denti, ma ora, se ne stava stravaccato sul divano con una birra in mano, assorto nei suoi tristi pensieri e lo sguardo perso nei romantici riflessi dello spesso vetro del suo bicchiere. Non so se rendo l'idea, casino, terribile casino, folla di pazzi scatenati, e lui solo, in mezzo a tanta gente, come se nulla stesse accadendo. Di li a un'ora circa si sarebbe scolato circa sedici birre, cosa che, considerano fra tutte le cose la sua taglia e statura, non lo gli avrebbe giovato, anche perché, sedici bottiglie non sono poche.

La festa finì all'alba. Nessuno sapeva, o nemmeno si chiedeva, se quella fosse stata davvero la festa di Trunks o una scusa per permettere alla madre di Buruma di vedere tutti quegli aitanti giovanotti che vi avrebbero partecipato. Tutti se ne andarono ringraziando, tranne Kuririn, addormentato sul divano, Yamcha, addormentato per terra vicino ad un trancio di pizza, Kushami, anch'essa addormentata a causa dell'alcol accanto a Kuririn e Tenshinhan, per forza di cose, restò insieme alla sua ragazza. Tutti vennero improvvisamente svegliati dal suono del telefono e dal conseguente incessabile pianto di Trunks. Era Muten, sembrava davvero fuori di testa e voleva parlare con Kuririn "Hey ragazzo, sei stato tu a far venire qui una bellezza del genere? Ooohhh" anche se Kuririn non poteva vedere il suo anziano maestro capiva che gli stava schizzando sangue dal naso "Maestro! Non la tocchi per nulla al mondo!" Kuririn venne afflitto da un sentimento di paura che si poteva avvertire benissimo nella sua voce, aveva paura di essere lasciato dalla donna che più amava al mondo, tornare immerso dalla solitudine. "ah…………" Muten riattaccò.

Improvvisamente Kuririn si sentì la testa girare vorticosamente, non riuscì più ad orientarsi, e cadde a terra. Immediatamente la signora Brief si precipitò dal ragazzo e chiamò aiuto. "Buruma! Vieni qui, presto, uno dei tuoi amici sta male! Corri!" strillò la bionda donna con tutto il fiato che aveva in gola. Il solito sorriso che caratterizzava il volto della signora era scomparso "Su, mamma, è solo la sbornia di stanotte, non so se hai notato quanto ha bevuto questo qui!" Disse Buruma ridendo un poco della preoccupazione eccessiva della madre. "Per fortuna è piccolo e leggero, non ci vorrà nulla a portarlo sul divano!" Aggiunse la giovane madre. "Ma perché, cara, non lo portiamo di sopra su un letto, eh? Ne abbiamo tanti, non ci costerebbe nulla!"

La signora Brief aveva ritrovato il suo buonumore, era contenta che nulla fosse successo Kuririn, lei aveva sempre grande stima di tutti, era una tra le poche persone rimaste sul pianeta che amava la gente, rispettava le persone, era buona, perfetta. Forse il motivo per il quale si comportava così è perché lei di affetto non ne aveva mai ricevuto, e il suo animo talmente fragile le diceva di dare agli altri ciò che lei non aveva mai ricevuto. "Tenshinhan, per favore, potresti portare su Kuririn, nella stanza 135? È in alto al corridoio sulla sinistra. Se è occupata prendi la 136 dalla parte opposta" la donna diplomatica aveva ripreso possesso del corpo di Buruma dopo la festa, e aveva ricominciato a organizzare tutto. Tenshinhan fece quanto domandatogli "Devo portare anche Yamcha?" chiese "Uhm, si, sarebbe meglio" Tenshinhan prese in spalla Yamcha e sotto braccio Kuririn, prima di volare al primo piano dell'enorme edificio chiamato Capsule Corporation.

Depose gentilmente Kuririn e Yamcha su un letto matrimoniale nella stanza 136, dato che nella 135 c'erano tantissimi animali stranissimi, di cui sicuramente non ci si poteva fidare. Nel frattempo Buruma stava telefonando nuovamente alla Kame House, per chiedere a Muten se poteva venire a prendere Kuririn, dato che, evidentemente, non poteva tornare da solo. Senza troppe storie Muten accettò. 3 ore dopo….. "Hey, Kuririn, sveglia ragazzo!" Muten entrò, seguito da Buruma, nella 136esima stanza della Capsule Corporation. C'era Yamcha che dormiva, ma di Kuririn neanche l'ombra. "Kuririn!" Urlò Buruma Si sentì un rumure di scarico e una debole vocetta "S-si, s-son-o qu-i" I due si precipitarono nel bagno della stanza dove trovarono Kuririn che stava rigettando nel WC. "K-kuririn? Stai bene?" Chiese poco fiduciosa Buruma. Kuririn alzò la testa e con un sorriso visibilmente forzato "n-non t-ti p-preoccupar...."

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